Connect with us
img

Hot News in World

5 DEPUTATI (LEGA, M5S, IV) PRENDONO BONUS 600 EURO INPS/ Calenda: “Nomi usciranno”

camera deputati

NOTIZIE FINANZIARIE

5 DEPUTATI (LEGA, M5S, IV) PRENDONO BONUS 600 EURO INPS/ Calenda: “Nomi usciranno”

Non si placano le polemiche sul caso del bonus 600 euro Inps richiesto e ricevuto da cinque parlamentari, nonché da centinaia di amministratori locali. Le forze politiche hanno invitato i cinque deputati – 3 Lega, 1 Italia Viva e 1 Movimento 5 Stelle – a farsi avanti, denunciando un’azione definita «vergognosa» dai più. Il leader pentastellato Vito Crimi ha chiesto ai partiti di muoversi nella stessa direzione – «lo dobbiamo a chi sta soffrendo le conseguenze di questa pandemia» – mentre il giurista Alfonso Celotto ha messo in risalto che è possibile risalire ai nomi dei cinque parlamentari: «Si può fare l’accesso civico. E se lo negano, ricorso al Tar. Come per i verbali del Cts. Ma i tempi sono lunghi. Sarebbe meglio che qualcuno li accorci. Basta che il Parlamento scriva una riga di emendamento al decreto Semplificazione per far pubblicare subito tutti i beneficiari di tutti gli aiuti Covid», le sue parole ai microfoni di Repubblica. Così, infine, Carlo Calenda: «I nomi usciranno perché non c’è la base legale per tenerli segreti e l’Inps dovrebbe fornire quei nomi». (Aggiornamento di MB)
5 DEPUTATI PRENDONO BONUS 600 EURO, SALVINI: “VERGOGNA”
É caccia ai cinque deputati furbetti che si sono intascati il bonus di 600 euro previsto per le partite Iva. Tutte le forze politiche si sono scagliate contro i parlamentari e chiedono che vengano resi noti nomi e cognomi. Matteo Salvini è su tutte le furie, soprattutto considerando il fatto che tre deputati su cinque fanno parte proprio della Lega: «Che un parlamentare chieda i 600€ destinati a P.Iva in difficoltà è una vergogna. Che un decreto del governo lo permetta è una vergogna. Che l’Inps (migliaia di lavoratori aspettano ancora la Cig) li abbia dati è una vergogna. In qualunque Paese, tutti costoro si dimetterebbero». Netta anche la posizione di Gianluigi Paragone: «Non c’è niente da fare, ci sono dei deputati che vivono fuori dal mondo, fuori dal Paese. Uno schifo incredibile, si dovrebbero vergognare. Io voglio sapere nomi e cognomi di questi che hanno chiesto e ottenuto il bonus ricevuto dalle partite Iva. Come ti puoi permettere?». Infine, la richiesta al presidente della Camera: «Caro presidente Fico, devi pretendere la pubblicazione di questi nomi: questa roba qui è schifosa, si dovrebbero vergognare». (Aggiornamento di MB)
5 DEPUTATI PRENDONO BONUS 600 EURO: SPUNTANO I PARTITI
Dopo la notizia di Repubblica dei 5 deputati che hanno chiesto il bonus 600 euro (elevato a 1.000 euro nel decreto agosto) per Partite Iva, è partita la caccia ai nomi. Non sono ancora emersi, ma il quotidiano ha rivelato che tre sono della Lega, uno del Movimento 5 Stelle e un altro di Italia Viva. Ma non sono casi isolati, perché tra i coinvolti ci sarebbero duemila persone tra assessori regionali, consiglieri, sindaci e governatori. Intanto è arrivata la condanna senza mezzi termini del presidente della Camera Roberto Fico. «È una vergogna che cinque parlamentari abbiano usufruito del bonus per le partite iva. Questi deputati chiedano scusa e restituiscano quanto percepito. È una questione di dignità e di opportunità. Perché, in quanto rappresentanti del popolo, abbiamo degli obblighi morali, al di là di quelli giuridici». Anche Federico Fornero, portavoce di Leu, vuole i nomi: «È giusto che gli italiani conoscano i l nomi dei cinque parlamentari e chi si è comportato in questo modo deve assumersi le proprie responsabilità, incominciando con il restituire subito i soldi. Si faccia dunque chiarezza sulla vicenda e la si faccia subito». (agg. di Silvana Palazzo)
BONUS 600 EURO A 5 DEPUTATI, CHI SONO?
“I furbetti di Montecitorio”, così sono stati definiti i cinque deputati che hanno richiesto e ottenuto il bonus  600 euro partita Iva introdotto durante l’emergenza coronavirus. La notizia è stata lanciata da Repubblica, che non ha svelato la loro identità. Evidentemente gli oltre 12mila euro di stipendio netto guadagnati ogni mese non erano sufficienti. Così come non lo erano i privilegi e i benefit di cui godono i parlamentari italiani. Parliamo di agevolazioni bancarie, viaggi gratis su qualsiasi mezzo. Tutto a spese dei contribuenti, che oggi apprendono che questi cinque deputati in piena emergenza Covid hanno chiesto all’Inps il bonus da 600 euro mensili, elevato poi a 1.000 per maggio (che deve essere ancora corrisposto). Lo hanno chiesto e ovviamente lo hanno pure incassato. A norma di legge, avevano diritto di accedere a questa indennità. Hanno sfruttato un automatismo previsto, seppur non avessero bisogno di questo aiuto. Immaginateli ora mentre votano alla Camera lo scostamento di bilancio per finanziare le misure di protezione e poi richiedere il bonus, di cui potevano fare a meno, stando al loro 730.
BONUS 600 EURO A 5 DEPUTATI, DI MAIO “DIMETTETEVI”
Poteva farne a meno anche un conduttore tv, che risulta tra i beneficiari del bonus partita Iva da 600 euro. Stando a quanto riportato da Repubblica, la Direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell’Inps si è accorta dei “furbetti”. La struttura è stata creata appositamente dal presidente Pasquale Tridico per individuare truffe e “magheggi”. Così gli 007 previdenziali passano al setaccio ogni giorno reddito di cittadinanza, pensioni di invalidità e bonus per scoprire e denunciare i “percettori” privi di titolo. Nel caso dei cinque deputati, è bene precisarlo, non è emerso nulla di illegale. A prescindere dall’incarico di parlamentare, avevano tutti i requisiti per richiedere il bonus. Sulla vicenda è intervenuto Luigi Di Maio, ministro degli Esteri ed esponente del M5s: «È vergognoso. È davvero indecente». I nomi di queste persone sono coperti dalla legge sulla privacy, quindi Di Maio li incalza: «Siano loro allora ad avere il coraggio di uscire allo scoperto. Chiedano scusa agli italiani, restituiscano i soldi e si dimettano, se in corpo gli è rimasto ancora un briciolo di pudore. Non importa di quale forza politica siano espressione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA


Source link

Continue Reading
You may also like...

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

More in NOTIZIE FINANZIARIE

To Top
error: Content is protected !!